Eccessiva preoccupazione, apprensività ed anticipazione del pericolo sono i segnali più evidenti in base ai quali è possibile riconoscere il disturbo d’ ansia generalizzato.
La persona che soffre di un disturbo d’ ansia generalizzato tende ad esagerare i rischi, a rimuginare sui problemi quotidiani ed a tenere tutto sotto controllo per anticipare possibili pericoli e rischi.
La necessità di tenere tutto sotto controllo è legata al bisogno che le cose rimangano invariate. Il tentativo di proteggersi e difendersi da situazioni vissute come pericolose,in assenza di un riscontro oggettivo e reale, genera una condizione di tensione psicofisica e di allarme costante che porta ad un esaurimento delle energie ed alla sensazione di stanchezza e sfinimento.
Su un piano emotivo, il disturbo di ansia generalizzato, si manifesta con una spiacevole sensazione di paura ed apprensione, in assenza di un pericolo o di una minaccia reali.
L’eccesso di ansia si manifesta anche con una serie di malesseri fisici quali il battito accelerato, la sensazione di sbandamento o di capogiro, l’eccessiva sudorazione, l’affanno respiratorio, la vampate di calore e freddo, la tensione muscolare.
La persona ansiosa è come se avesse sempre un “motorino” acceso che porta a consumare energie più degli altri. Motivo per cui chi soffre di ansia è sempre stanco, fatica ad addormentarsi, riposa male , e con molta difficoltà recupera energie. Vuoti di memoria, scarsa concetrazione ed irritabilità sono altri segnali dovuti all’eccessiva stanchezza.
Rilassarsi, cioè spegnere il motore della mente per ridurre lo stress e recuperare energie, risulta essere quasi impossibile per la persona ansiosa.
La stanchezza, l’incapacità a rilassarsi , la tensione continua possono portare ad un abbassamento del tono dell’umore. Infatti chi soffre di ansia si sente anche demoralizzato. È vero che una sintomatologia ansiosa può essere presente insieme ad una sintomatologia depressiva, ma, generalmente, in presenza di un disturbo d’ansia generalizzato, umore basso e sentimenti depressivi ( che non vanno confusi con la depressione clinica) sono una conseguenza , cioè una risposta fisiologica alla condizione di difficoltà che nasce dal sentirsi sempre tesi e preoccupati.
Affidarsi sempre ad uno psicoterapeuta ,non solo per capire se si tratta di ansia o depressione, ma anche per farsi aiutare a capire come uscire da un gabbia di pensieri, comportamenti e vissuti che compromettono seriamente la qualità della vita. L’ansia se da una parte genera angoscia e sofferenza dall’altra rappresenta sempre un ‘occasione di crescita e cambiamento, per rivedere aspetti “silenziati” della propria vita, che per qualche motivo non è stato possibile affrontare.